Sistema Idroviario

Innovazione tecnologica

Da un punto di vista dinamico, il natante idroviario rappresenta un mezzo ideale: mentre per i veicoli terrestri le resistenze aumentano con la portata in proporzione diretta, per il natante la portata aumenta con il cubo delle dimensioni e le resistenze solo con il loro quadrato. Di contro, la resistenza data dalla formazione delle onde, che aumenta all’aumentare della velocità, rende difficile se non proibitivo, il raggiungimento delle velocità raggiungibili sia su strada che su ferro.
In prima approssimazione, la portata lorda dei battelli viene espressa dal prodotto delle tre dimensioni principali: ciò significa che il suo accrescimento economico corrisponde a quello di dimensione più ridotta, cioè il tirante d’acqua. L’aumento di altre dimensioni presenta le seguenti difficoltà: un’eccessiva lunghezza provoca problemi di manovrabilità e resta comunque limitata dalla lunghezza delle chiuse e dai raggi di curvatura dell’idrovia. Una maggiore larghezza aumenta il valore delle forze sulle strutture dello scafo e quindi il costo di costruzione dell’unità navale; essa è legata alla larghezza della sagoma del canale, alla luce dei ponti e alla larghezza delle chiuse.

Per creare economie di scala, la tipologia di unità navale, per il trasporto di merce su fiume, raggiungerà dimensioni sempre più grandi, nonostante la presenza di numerosi vincoli infrastrutturali su molte rotte. L’obiettivo principale, che porta alla costruzione di chiatte che superano la V classe, è stato soprattutto quello di migliorare il rapporto costo-efficacia.

Di seguito si allegano alcune innovazioni e progetti facendo riferimento alla formazione di più convogli, alla specializzazione dell’unità navale, all’ottimizzazione di soluzioni gestionali, chiatte veloci e a doppio scafo con nuovi carburanti, capaci di consumare meno e avere buone performance, nonché nuovi materiali da costruzione e innovazioni sul sistema di gestione dei traffici per un efficace just in time.